Solstizio d’estate

Giugno è il momento del solstizio d’estate, quest’anno si è verificato il 21 giugno alle 5.00 ora italiana e nell’immagine è rappresentato il cielo in quel momento preciso.

Cos’è un solstizio? La parola stessa ci aiuta a comprendere. Proviene dal latino solstitium, composto di sol «sole» e di stare «fermare, fermarsi».

In astronomia, come in astrologia, è ciascuno dei due istanti in cui il Sole raggiunge la massima declinazione, cioè 23° 27′ nord o 23° 27′ sud, segnando l’inizio dell’estate o dell’inverno.

In particolare il solstizio d’estate è l’istante nel quale il Sole cessa di alzarsi sopra l’equatore celeste e pare si fermi, per tre giorni, per poi riabbassarsi. La conseguenza è che la durata del giorno poi comincerà a decrescere fino ad arrivare all’equinozio d’autunno, quando il giorno e la notte dureranno lo stesso numero di ore, in perfetto equilibrio.


Il solstizio d’estate, che avviene a 0° Cancro, ci regala il giorno più lungo dell’anno per l’emisfero Nord, e di conseguenza il più corto per l’emisfero Sud. Nei tempi antichi questo era il mese di apertura dei grandi rituali della Magia, periodo che poi terminava all’equinozio d’autunno, che segnava l’inizio del periodo di riposo della Natura.

Ma perché il simbolo del granchio per questo segno? Al momento del solstizio, l’inizio del mese del Cancro, il Sole sembra retrocedere dopo aver raggiunto la sua posizione più alta a nord della volta celeste. A causa di questo “ondeggiamento”, questo segno fu relazionato al movimento dei granchi e ad altri animali simili, inclusa la tartaruga. Per esempio nello zodiaco di Dendera, in Egitto, il Cancro è rappresentato dallo scarabeo.

Le feste stagionali erano senza dubbio un elemento importante delle religioni antiche e lo scorrere dei giorni con l’alternarsi delle stagioni venivano celebrati con riti esoterici dagli antichi popoli di tutto il mondo. Ad esempio in questi giorni i Celti celebravano uno dei quattro sabba minori della ruota dell’anno pagana, la festa della dea Litha, che la cristianità ha poi convertito nei rituali per San Giovanni.
Mentre per gli antichi Cinesi, il solstizio di giugno era il momento in cui l’energia terrena YIN (femminile) nasce e cresce rafforzandosi, mentre l’energia solare YANG (maschile) s’indebolisce.

Il cancro è un segno profondamente mistico e principale segno femminile dello Zodiaco, infatti il pianeta che lo regge è la Luna. Una delle sue parole chiave è fecondità, assieme a “io sento”. In astrologia lo si lega alla casa, alla famiglia e al sentimento paterno e materno che presiede la vita familiare.

Come segno della Madre Cosmica, il Cancro è il portale attraverso il quale le anime discendono per incarnarsi, infatti è chiamato “Porta degli Uomini”, mentre il solstizio d’inverno è definito “Porta degli dei”.

I Solstizi corrispondono quindi a due porte, varchi nei quali il Sole cambia rotta e torna “indietro”.

Anticamente si rappresentava il Cancro come una donna con la Luna ai suoi piedi e una corona di 12 stelle sopra la sua testa; simbolo che può ben rappresentare la restaurazione trionfante del femminile.

Nelle sue acque si formano i germogli di vita che danno anima ad ogni vita dei regni naturali; così, questo impulso vitale progressivamente eleva il minerale fino al vegetale, il vegetale fino all’animale, l’animale fino all’umano e quest’ultimo fino all’angelico.

C’è una Parabola biblica che si può relazionare col Cancro ed è quella del Figliol prodigo (Luca 15: 11 a 32.) Questa parabola è un esempio di storia dell’evoluzione. Dei due fratelli, uno rappresenta la natura più elevata dell’anima, affine al gentile, nobile, bello, puro e veritiero. L’altro la natura inferiore, che abbandona la sua responsabilità sulla casa, dissipa la sua vita inutilmente. Troviamo questo insegnamento espresso in vari modi nelle diverse tradizioni spirituali dell’umanità. Il figliol prodigo quando torna a casa, confessa a suo padre: “Ho peccato, non merito di essere tuo figlio”. Ma il padre lo accolse con affetto e gli diede un anello d’oro e i vestiti migliori. Un messaggio confortante e di speranza per ogni essere umano, che seppure in mezzo al caos non riesce mai a separarsi definitivamente dall’amore e dalla protezione del Padre.

Onorare il ciclo del Sole durante tutto l’anno, solstizi ed equinozi, ci permette di allineare la nostra consapevolezza con i ritmi naturali del mondo che ci circonda. Ci invita a coltivare la nostra connessione con la natura e a sintonizzarci con il nostro potenziale interiore. In questo modo, possiamo abbracciare il processo di crescita e trasformazione nella nostra vita, muovendoci con consapevolezza e grazia lungo il nostro cammino.