Bhujangasana (il Cobra)

È una posizione di estensione all’indietro.
La consapevolezza dovrebbe essere sui muscoli spinali e sulle braccia. È fondamentale coordinare il movimento con il respiro per mantenere più a lungo e per non provare stanchezza.
Effetti
Essendo una posizione di estensione all’indietro, favorisce l’apertura, l’estroversione, la fiducia.
Si rafforzano i muscoli della colonna vertebrale, si allungano i muscoli addominali e risultano tonificati i nervi spinali.
Contrasta l’arrotondamento delle spalle.
Utile in caso di asma (emozioni bloccate) dato che approfondisce la respirazione.
Controindicazioni
Problemi cardiovascolari, pressione sanguigna alta, affezioni polmonari acute; ulcera peptica, tubercolosi intestinale, ernia o ipertiroidismo.
Non va praticata in gravidanza.
Benefici
Sollevando il busto si produce un intenso massaggio degli organi addominali.
Eventuali dolori possono essere imputabili a infiammazione dell’appendice, a colite, o a affezioni uro-genitali o renali o epatiche. Allevia la costipazione.
Risultano tonificati i polmoni. L’aumento di pressione fa aprire gli alveoli, e si intensificano gli scambi a livello della membrana polmonare. Il cuore si rafforza e si regolarizza il battito cardiaco. Si ha un buon riflusso di sangue venoso, soprattutto dagli organi addominali, dove spesso si formano ristagni.
Si può osservare la notevole decontrazione dei muscoli posteriori una volta completato l’asana.
Utile in caso di costipazione, diarrea e gas intestinali, di acidità e diabete.
Rende flessibile la colonna, prevenendo lo slittamento dei dischi intervertebrali. Allevia il mal di schiena e i dolori cervicali.
Molto efficace per utero e ovaie.
Simbolismo del serpente
Il serpente è un simbolo dalle molteplici valenze presente in tutte le tradizioni e in molti miti, è visto come la personificazione del male, come simbolo sessuale, di fertilità, come principio di conoscenza, protettore di tesori nascosti.
Come archetipo posturale richiama l’espressione di una forza che si proietta verso l’alto! E di nuovo la lettura può essere duplice: elemento malefico pronto a schizzare il suo veleno, capace di attrarre inesorabilmente la vittima ipnotizzata; oppure simbolo di metamorfosi alchemica, capace di staccarsi da ciò che è terreno e materiale.
Per il Tantrismo
è un aspetto fondamentale Kundalini bhujangi, attorcigliata e dormiente alla base della colonna, in attesa di essere risvegliata. Rappresenta l’energia cosmica imprigionata nel microcosmo individuo; grazie agli asana e ai kumbhaka è possibile ridestarla in modo che possa risalire lungo Sushumna, l’asse centrale dell’essere, superando vari livelli di coscienza per potersi ricongiungere al suo Signore, Shiva, nel Sahasrara Padma, realizzando le nozze alchemiche e il riassorbimento nell’unica Realtà.
Kundalini ridiventa Shakti.