LO YOGA PER LA SALUTE DEGLI OCCHI

 

Vedere bene dentro e fuori di sé

Ci hanno insegnato che gli OCCHI sono lo specchio dell’Anima, quindi mantenerli in salute fa bene sia alla parte fisica che a quella animica. Infatti, usiamo il verbo VEDERE in senso fisico, ma spesso in senso metaforico.

Il metodo “Yoga per gli occhi” fu ideato dal medico statunitense William Bates che scrisse il libro “The Cure of Imperfect Sight by Treatment Without Glasses”. Secondo il Dr Bates la vista è condizionata dal cervello, affermazione provata dal fatto che le persone cieche che riacquistano la vista grazie a un’operazione chirurgica devono reimparare a vedere con un opportuno training.

Per gli Indù però il miglioramento dei difetti visivi non è che una conseguenza secondaria della pratica di una serie di esercizi, ai quali viene accordato un valore molto più ampio.

Il vero scopo è quello di favorire la concentrazione e la percezione extra-sensoriale. Infatti, fra le sei purificazioni dello yoga il TRATAKA, che possiamo tradurre come “fissazione dello sguardo su”, prepara a “fermare la mente”. Si tratta di un’azione che oltre a far bene alla vista, allena a tirar fuori potenzialità come l’intuizione e l’immaginazione, intesa come idee creative alternative, allenarsi all’osservazione senza fermarsi all’apparenza. Il suo significato è appunto “guardare su”, cioè oltre il semplice vedere, è un metodo per penetrare l’oggetto per concentrarsi, lo sguardo in questo modo cattura il divagare della mente.

La nostra vitalità fisica e psichica, la nostra incertezza mentale, la nostra fatica segreta, passano nel nostro sguardo, che può essere franco e sicuro o sfuggente e incerto. A sua volta, il controllo degli organi della visione agisce sul nostro stato mentale e sulla qualità e l’acutezza della nostra vista. La capacità di fissare volontariamente lo sguardo sviluppa le nostre facoltà d’attenzione e di concentrazione e permette di vincere le nostre distrazioni e di dominare la nostra emotività, facendoci ad esempio superare una tendenza alla depressione.

Oltre ai benefici psichici che ne derivano, gli esercizi oculari fortificano gli occhi e rimediano a certi difetti della vista, a volte anche un miglioramento rapido.

Questo allenamento, tuttavia, non sostituisce una vista sana e naturale. Il buon equilibrio delle funzioni organiche è rafforzato dalla pratica abituale delle posizioni, alcune specifiche che impareremo.

Normalmente i praticanti di yoga non sono abituati a considerare gli occhi come parte del corpo su cui lavorare e si stupiscono quando in una lezione di yoga si trovano a dover eseguire degli esercizi oculari.

Durante le pratiche proposte, l’allievo sarà guidato a portare la consapevolezza sugli occhi, a percepirne i movimenti e le sensazioni, a prendere coscienza di questa parte del corpo. Questi semplici esercizi, se praticati con pazienza e perseveranza, possono curare molti disturbi degli occhi, sia muscolari che ottici, ad esclusione di malattie come il glaucoma, il tracoma e la cataratta.

Le persone che fanno uso di occhiali o di lenti a contatto sono molte, e nel tempo è necessario aumentare la loro gradazione; bisognerebbe cercare di usare gli occhiali solo quando è necessario, lasciandoli da parte durante il tempo libero o quando è possibile, in modo da aiutare gli occhi a correggersi.

Ci sono vari fattori che contribuiscono a peggiorare la vista, quali scarsa o eccessiva illuminazione, alimentazione scorretta, lunga permanenza davanti alla televisione, al computer, allo smartphone e tensione mentale: tutti questi fattori possono essere corretti senza l’uso degli occhiali, semplicemente con il buonsenso.

Non si deve dimenticare che lo yoga è prevenzione e che l’invecchiamento è anch’esso causa di problemi alla vista, quindi è raccomandabile eseguire gli esercizi a scopo preventivo.